Strutture omologhe
L’omologia è la relazione tra strutture o DNA derivato dal più recente antenato comune. Un esempio comune di strutture omologhe nella biologia evolutiva sono le ali dei pipistrelli e le braccia dei primati. Sebbene queste due strutture non siano simili o abbiano la stessa funzione, geneticamente provengono dalla stessa struttura dell’ultimo antenato comune. I tratti omologhi degli organismi sono quindi spiegati dalla discendenza da un antenato comune.
È importante notare che la definizione di due strutture come omologhe dipende da quale antenato viene descritto come antenato comune. Se torniamo dall’inizio della vita, tutte le strutture sono omologhe!
In genetica, l’omologia viene misurata confrontando sequenze di proteine o DNA. Le sequenze geniche omologhe condividono un’elevata somiglianza, supportando l’ipotesi che condividano un antenato comune.
L’omologia può anche essere parziale: nuove strutture possono evolversi attraverso la combinazione di percorsi di sviluppo o parti di esse. Di conseguenza, possono evolversi strutture ibride o a mosaico che mostrano omologie parziali. Ad esempio, alcune foglie composte di piante da fiore sono parzialmente omologhe sia alle foglie che ai germogli perché combinano alcuni tratti delle foglie e alcuni dei germogli.