Dopo essersi trasferito da Parigi a New York nel 1915, Marcel Duchamp divenne un membro fondatore dell’American Society of Independent Artists, a gruppo dedicato a promuovere le idee di nuova arte. Per la sua prima mostra, nell’aprile 1917, Duchamp presentò, sotto un nome fittizio, un orinatoio che aveva acquistato nello showroom di J. L. Mott Iron Works. Girò l’oggetto su un lato e lo pose su un piedistallo, minando le sue associazioni utilitaristiche. Lo firmò poi “R. Mutt 1917” e lo chiamò Fontana. Il pezzo ha ispirato accese discussioni tra i direttori della società ed è stato infine respinto un’ora prima dell’apertura della mostra.
Fountain fa parte di un gruppo di oggetti che Duchamp chiamava “readymades”, opere con cui sfidava le nozioni tradizionali di fare ed esporre arte. Difendendo anonimamente l’opera sulla stampa, Duchamp ha affermato di aver “creato un nuovo pensiero per quell’oggetto”. Ha respinto l’assunto che l’arte debba essere collegata all’arte della mano e ha invece sostenuto che un’opera d’arte dovrebbe riguardare principalmente l’idea dell’artista – una tesi che è diventata uno dei principi di più vasta portata dell’arte del ventesimo secolo, influenzando artisti diversi come Robert Rauschenberg, Bruce Nauman e Cindy Sherman. La fontana originale scomparve poco dopo la sua creazione, ma nel 1938 Duchamp iniziò a pubblicare versioni successive del pezzo, rafforzando la sua fondamentale domanda di originalità e autenticità. Questa è la quarta versione in scala reale, fabbricata nel 1964.