Che cos’è l’apostrofo?
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L’apostrofo deriva dalla parola greca apostrofo, che significa “voltare le spalle”. È un espediente letterario in cui l’oratore si gira, proprio nel mezzo della narrazione, per rivolgersi a una persona o a un oggetto assente. Non importa se la persona o l’oggetto è reale o un’invenzione dell’immaginazione del personaggio . A volte, in apostrofo, l’oratore affronta una qualità astratta come se fosse una cosa vivente.
L’apostrofo è usato più spesso nel dramma. La famosa scena in cui Amleto tiene il teschio di Yorick e si rivolge al morto direttamente è un buon esempio. Il dispositivo si trova anche in poesia e prosa, tuttavia. Milan Kundera, lo scrittore ceco, usa spesso l’apostrofo per rivolgersi al lettore riguardo allo sviluppo dei suoi personaggi.
Come identifichi Apostrophe in scrittura?
Molti scrittori segnalano l’apostrofo usando la parola “O” per iniziare il loro discorso. Un altro modo per identificare l’apostrofo è prendere nota del nome della persona o degli indirizzi dell’oggetto. Nelle opere teatrali, l’apostrofo spesso implica un letterale allontanamento; l’oratore potrebbe essere rivolto verso il palco mentre il resto della scena diventa buio.
È anche importante rendersi conto che apostrofo ha due significati diversi. Nella grammatica e nella meccanica inglese, un apostrofo è un segno di punteggiatura. Questo apostrofo non ha nulla a che fare con il dispositivo letterario.
Esempi di apostrofo
1. “Non sei nato per la morte, uccello immortale!” – In “Ode to a Nightingale” di Keats, si ferma per rivolgersi direttamente all’uccello.
2. “Morte non essere orgoglioso, alcuni ti hanno chiamato / Potente e terribile, perché non sei così”; – John Donne parla direttamente della morte nel suo famoso sonetto.
3. “Luna blu, mi hai visto in piedi da solo / Senza un sogno nel mio cuore, senza un amore mio.” – Richard Rodgers e Lorenz Hart.
4. O studenti! – dice l’insegnante a casa, durante la votazione – Perché non hai completato questi compiti come da me indicato?
5. O gelato alla menta, si lamenta un uomo che cerca di abbottonarsi la sua camicia preferita, ti rompo una volta per tutte!
6. “Ah, Bartleby! Ah, l’umanità!” Il narratore della storia di Melville, “Bartleby, the Scrivener”, si conclude con due apostrofi che rivelano anche il tema dell’intera storia.