Fundoplicatio di Nissen

Le complicanze includono “sindrome da gonfiore del gas”, disfagia (difficoltà a deglutire), sindrome da dumping, cicatrici eccessive, lesioni al nervo vago e, raramente, acalasia. La fundoplicazione può anche venire annullata nel tempo in circa il 5-10% dei casi, portando alla ricorrenza dei sintomi. Se i sintomi richiedono un intervento chirurgico ripetuto, il chirurgo può utilizzare Marlex o un’altra forma di rete artificiale per rafforzare la connessione. È possibile la sindrome dell’intestino irritabile postoperatorio, che dura circa 2 settimane.

Nella “sindrome da gonfiore gassoso”, la fundoplicatio può alterare la capacità meccanica dello stomaco di eliminare l’aria ingerita eruttando, portando ad un accumulo di gas nello stomaco o nell’intestino tenue. I dati variano, ma un certo grado di gas-bloat può verificarsi nel 41% dei pazienti Nissen, mentre il verificarsi è minore nei pazienti sottoposti a fundoplicatio anteriore parziale. La sindrome da gas gonfio è solitamente autolimitante entro 2-4 settimane, ma in alcuni può persistere. Il gas incriminato può anche provenire da fonti alimentari (in particolare bevande gassate) o ingestione involontaria di aria (aerofagia). Se la sindrome post-operatoria del gas gonfio non si risolve con il tempo, possono essere necessarie restrizioni dietetiche, consulenza sull’aerofagia e correzione – mediante dilatazione endoscopica del palloncino o ripetizione di un intervento chirurgico per rivedere la fundoplicazione di Nissen a una fundoplicazione parziale.

Il vomito a volte è impossibile o, in caso contrario, molto doloroso dopo una fundoplicatio, con la probabilità di questa complicanza che in genere diminuisce nei mesi successivi all’intervento. In alcuni casi, lo scopo di questa operazione è correggere il vomito eccessivo. Inizialmente, il vomito è impossibile; tuttavia, possono essere prodotte piccole quantità di vomito dopo che la fasciatura si è depositata nel tempo e, in casi estremi come intossicazione da alcol o intossicazione alimentare, il paziente può essere in grado di vomitare liberamente con una certa quantità di dolore.

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