Ildegarda di Bingen, nota anche come Sant’Idegarda e la Sibilla del Reno, fu una donna estremamente influente e spirituale, che aprì la strada ad altri donne per avere successo in diversi campi, dalla teologia alla musica. Era una scrittrice mistica, che ha completato tre libri delle sue visioni. Durante un periodo in cui i membri della Chiesa cattolica accordavano scarso rispetto alle donne, Ildegarda fu consultata dai vescovi e si unì al Papa, esercitando un’influenza su di loro.
Gran parte della conoscenza su Ildegarda si basa su una biografia scritta da due monaci contemporanei, Godefrid e Teodorico. Decimo figlio di una famiglia nobile, Ildegarda fu affidato alle cure di un’ancora cattolica di nome Jutta, all’età di otto anni. Jutta era una reclusa che creò una comunità benedettina appena fuori Bingen. Le suore benedettine vivevano una vita ermetica e trascorrevano la maggior parte del tempo da sole in meditazione. Influenzata dallo stile di vita devozionale di Jutta, Ildegarda si dedicò alla chiesa. Sebbene affermasse di aver avuto visioni soprannaturali da bambina, nascose la sua abilità profetica, rivelandola solo a Jutta, che morì quando Ildegarda aveva 38 anni.
Nel 1136, Ildegarda assunse il ruolo di Madre Superiora del convento. Nel 1147 trasferì il convento a Rupertsberg, una città vicino a Bingen, come spinto da una delle sue visioni. Sebbene non sia mai stata formalmente istruita e incapace di scrivere, Ildegarda divenne rapidamente un’autorità ben considerata e fornì consigli influenti, affidandosi alle segretarie per trascrivere le sue idee su carta. Era una visionaria idolatrata che si è guadagnata uno status e un nome da santa, nonostante la sua mancanza di beatificazione ufficiale.
Ha scritto su argomenti che vanno dalla filosofia alla guarigione naturale con una competenza critica elogiata da entrambi i cercatori di consigli tedeschi e la figura più alta della Chiesa, papa Eugenio III. Stimato sostenitore della ricerca scientifica, Ildegarda fu uno dei primi promotori dell’uso della fitoterapia per curare i disturbi. Ha scritto diversi libri di medicina, tra cui Physica, intorno al 1150, che si occupava principalmente dell’uso delle erbe nei trattamenti medicinali.
Hildegarde potrebbe essere meglio conosciuta come compositrice. Derivanti dagli incantesimi tradizionali della musica sacra, le composizioni di Ildegarda hanno assunto la forma di un’unica linea melodica simile a un canto. Queste composizioni sono chiamate antifone e sono un unico verso di musica cantato prima e dopo un salmo. Ildegarda ha combinato tutta la sua musica in un ciclo chiamato Symphonia Armonie Celestium Revelationum, intorno al 1151, o The Symphony of the Harmony of the Heavenly Revelations, che riflette la sua convinzione che la musica fosse la più alta lode a Dio. Le sue opere, tra cui In Evangelium e O Viridissima Virga, vengono pubblicate ancora oggi e il suo stile etereo continua a influenzare la musica New Age. Ildegarda di Bingen si distingue come una figura straordinaria nella storia delle donne, non solo come musicista di talento ma anche come una donna prodigiosa senza scuse che ha trovato un notevole successo esprimendo la sua voce unica.