L’aceto può andare a male?

Food Republic, 5 febbraio 2013

È piccante, di moda da bere mescolato con acqua, in gran parte responsabile dell’ossessione dell’umanità per il decapaggio e, francamente, non mangeremo fish and chips senza la varietà di malto. È aceto. Ma la grande domanda: quella bottiglia appiccicosa sul retro della tua dispensa è ancora buona?

È piccante, alla moda da bere se mescolato con acqua, è in gran parte responsabile dell’ossessione dell’umanità per il decapaggio e, francamente, non mangeremo pesce e patatine senza la varietà di malto. È aceto. Ma la grande domanda: è ancora quella bottiglia appiccicosa nel retro della tua dispensa buono?

Se stai chiedendo se ucciderà, o almeno ammalerà, tu, no. L’aceto, che sia bianco, vino rosso, vino bianco, balsamico o quella roba fantasia di dragoncello, è per natura autoconservante. Niente può vivere in qualcosa di così acido. Quella bottiglia di sette anni di aceto di sidro di mele a cui sei riuscito a resistere in quattro mosse? Va bene. Che ne dici di quel film inquietante che fluttua lì dentro come un medusa raccapricciante? Si chiama madre, un batterio presente in natura nell’aceto che, hai indovinato, rende più aspro. Quindi guardalo sospettoso. tutto quello che vuoi, ma vendono la mamma online per fare aceti artigianali. Uffa, solo dire che ci ha fatto male ai baffi.

Considera questo: il balsamico invecchiato ha già più di un decennio prima che si avvicini alla tua insalata. Che cosa faranno altri pochi anni? Rendilo migliore?

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