Capitale della Bulgaria
Sofia divenne capitale della Bulgaria solo nel 1879, usurpando la posizione di Veliko Tarnovo dopo seicento anni. Si sentiva che Sofia possedeva una posizione strategica e il cambio di capitale segnò la fine dell’età oscura della Bulgaria sotto il dominio ottomano. Quando divenne capitale, Sofia era una città fangosa e sottosviluppata di appena 12.000 abitanti, qualcosa di simile a un grande mercato all’aperto. Gli scrittori raccontano di come gli abitanti della città assistettero al primo ballo reale vestiti con calzini di lana e larghi pantaloni turchi.
Gli edifici storici della città risalgono all’inizio del secolo fino agli anni ’30, quando c’era fretta di far risorgere la città fino ad oggi e trasformarla in una moderna capitale europea. È stata trovata la prova che Sofia era abitata già 7000 anni fa. I resti traci e romani sono ancora visibili sparsi per la città: nel sottopasso davanti alla presidenza; dietro il Military Club e dietro l’hotel Sheraton. Le sorgenti termali di Sofia hanno fatto sì che fosse sempre un luogo attraente per gli insediamenti. Ci sono sorgenti nel centro della città, Gorna Banya, Knyazhevo, Bankya e Ovcha Kupel.
Dominio tracio e romano
Sotto il dominio tracio e poi romano Sofia era conosciuta come Serdika, dalla metà del VI secolo i Bizantini la ribattezzò Triaditsa e dal IX secolo in poi durante il primo regno bulgaro prese il nome slavo di Sredets. La città divenne finalmente nota come Sofia dall’inizio del XV secolo assumendo il nome di Sofia, da Chiesa di Santa Sofia (saggezza). Lo stemma di Sofia è stato disegnato nel 1900. Il motto della città “Raste no ne stare” (cresce ma non invecchia) è stato aggiunto un anno dopo.